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Libri · 21. settembre 2019
“Il romanzo-diario pubblicato nel 1938 è un’autentica miniera di filoni problematici, di motivi filosofici, culturali, stilistici, con un ventaglio quanto mai ricco di allusioni, ammiccamenti, trasposizioni, parodie, "pastiches". Una costruzione estremamente composita, a svariati piani, affrontabile sotto molteplici e diverse angolature, certamente anche a causa della continua ‘ambiguità’ (o mediazione) tra filosofia e letteratura.” Franco Fergnani scriveva così nel 1978 a...