Carmelo Licitra Rosa, amore e altri scritti (d’amore)

Ho conosciuto Carmelo Licitra Rosa intervistandolo. Un’intervista telefonica, rapida eppur pregnante sul lavoro dell’analista. Conoscevo alcuni titoli dei suoi lavori, senza averli letti. Dopo l’intervista mi ci sono tuffato perché quel dialogo mi aveva lasciato qualcosa di più di una semplice curiosità. Ascoltandolo avevo capito che dietro la parola si celava la stoffa dello studioso serio, portato più alla riflessione meditata e magari solitaria che al mostrare, al mettere in scena. Così, con Studi LacanianiLa luce del logos negli abissi del desiderioForse tu non pensavi ch’io loïco fossi! e Scrivere ciò che non si può scrivere, tutti editi da Alpes, mi sono inoltrato in una storia di analisi e di introspezione durata qualche decennio. Ora mi ritrovo davanti Amore e altri scritti, edito da PandiLettere. La curatrice, Francesca Marelli, spiega: “Carmelo Licitra Rosa ci guida con piglio appassionato e sicuro, lucido e capace di tenere e trascinare con sé al contempo gli addetti ai lavori, gli studiosi come i neofiti della parola di Lacan, secondo un modo di procedere che tanto eccita quanto dispone la mente al pensiero di Lacan”.

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