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Non c'è analisi senza angoscia

9 luglio, 2018 - 11:57
di Alex Pagliardini

Non c’è analisi senza angoscia

Si sottolinea spesso, e da più parti3, l’importanza dell’angoscia all’interno di un percorso psicoanalitico, la necessità dell’angoscia affinché ci sia un’analisi, affinché ci sia il processo psicoanalitico. Possiamo dunque affermare, senza esitazioni, che “senza angoscia non si può fare un’analisi!”4.

Quest’affermazione non è da intendersi, ovviamente, solo dal versante negativo, ossia, “se non c’è angoscia non c’è ragione di fare un’analisi” - “se uno non è angosciato, non ha ragione di iniziare un’analisi”.

Quest’affermazione è da intendersi soprattutto dal versante positivo, ossia definisce una funzione decisiva di un’analisi, e più precisamente definisce l’angoscia dell’analizzante come condizione indispensabile affinché l’analizzante possa dirsi tale, ossia qualcuno alle prese con il processo psicoanalitico.

Si tratta di una tesi sostenuta in modo radicale da Jacques Lacan: «L’angoscia, per l’analisi, è un termine di riferimento cruciale, perché, in effetti, l’angoscia è ciò che non inganna. Ma l’angoscia può mancare. Nell’esperienza è necessario canalizzarla e, per così dire, dosarla per non esserne sommersi. Questa è una difficoltà correlativa a quella di congiungere il soggetto con il reale»5.

All’interno dell’esperienza analitica, si tratta dunque di canalizzare l’angoscia, di dosarla, di farne un vero e proprio calcolo, se non un vero e proprio calco. Questo calcolo può essere inteso in termini quantitativi – né troppa, né poca – oppure in termini qualitativi – a mio avviso è questo il modo più significativo. Cercheremo di entrare nel merito di questo calcolo e di capire per quale ragione in una psicoanalisi è così necessaria la «funzione dell’angoscia»6.

Possiamo anticipare un punto. L’indispensabilità dell’angoscia in un percorso analitico è legata alla dimensione della causa, dimensione che notoriamente è al centro di un’esperienza analitica: «Se c’è una dimensione in cui dobbiamo cercare la vera funzione, il vero peso, il senso del mantenimento della funzione della causa, è nella direzione dell’apertura dell’angoscia»7.

 

Che cosa è l’angoscia?

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